giovedì 29 maggio 2014

martedì 8 aprile 2014

Nuove patologie da ottica fotografica.

 

Ho pubblicato sul sito si Juza photo http://www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=823699 il seguente articolo:

Nuove patologie da ottica fotografica.


Ciao a tutti,
leggendo qua e là in questo forum mi sono convinto che cambiar mestiere farà la mia fortuna e che abbraccerò una nuova professione (che credo sarà appunto molto più remunerativa vista la quantità di potenziale clientela), che è la psichiatria, o meglio una nuova branca della psichiatria che si occupa dei disturbi mentali da ottica fotografica. Il fenomeno patologico infatti è molto diffuso soprattutto nell'area amatoriale "evoluta" ma non disdegna anche la figura professionale; i sintomi sono molteplici e non riconoscibili immediatamente dal paziente, il quale così non si rivolge subito al proprio medico e aggrava progressivamente la sua condizione di disturbo ossessivo compulsivo (DOC).
Sono disturbi che si presentano sia nella giovinezza che nell'età adulta, e colpiscono circa il 70% dei fotografi che aspirano alla popolarità anche non immediata. Uno dei principali sintomi da DOC da ottica fotografica, ad esempio, è che nel guardare una fotografia, cito a caso, di Salgado, non la si vede come un'opera della creatività artistica nel suo complesso, ma si nota immediatamente il filo d'erba sull'estremo bordo sinistro (ma molte volte anche il destro dell'immagine) che non risulta impeccabilmente a fuoco come la zona centrale del fotogramma, scatenando una crescente onda d'ansietà che si sublima nell'immediata e spasmodica ricerca dell'ottica in questione, ed una volta individuatala scatta la ricerca compulsiva atta a confermare la pessima qualità progettuale e costruttiva. La conseguente fase è la caduta in confusione mentale sulle multinazionali dell'immagine e la contraddittoria volontà di sostituire tutto il corredo fotografico con un altro dalle caratteristiche purtroppo e inesorabilmente simili. Vi risparmio altre sintomatologie per questioni di spazio e di pazienza alla lettura, ma credo che la mia sarà una scelta vincente per sconfiggere una crisi economica che si rivela sempre più irreversibile.
Grazie a tutti e scusate lo scherzo.
Ciao
Adolfo

domenica 2 marzo 2014


Ciao a tutti.
Sono nato a Brescia nella seconda metà del secolo scorso. Ho cominciato a fotografare a un anno di vita con una Voiglander Bessa a soffietto del 1933 regalatami da mio nonno....ma no....non è vero!!. Mi sono invece avvicinato alla fotografia relativamente tardi, in coincidenza con il mio primo viaggio fuori porta, in Marocco: treno, zaino....e Yashika. Disastro sia viaggio che fotografie. In seguito, preso dallo sconforto, ho addossato la colpa della mia incapacità alla casa costruttrice dell'attrezzatura fotografica. Ho iniziato quindi quel demenziale percorso-balletto attraverso le multinazionali delle fotocamere. Le ho passate quasi tutte: Nikon, Leica, Pentax, Zeiss, ed infine Canon (ovviamente con i relativi obiettivi e accessori). In un raro ma fondamentale momento di lucidità ho pensato che forse ero io il problema. Risolti quindi  i problemucci tecnici, allo sconforto si è sostituita l'euforia, con conseguente sindrome di Pantagruel. Da ciò l'idea di postarmi in rete. Ora mi sento bene, sono in compagnia di milioni di fotografi "per diletto" o presunti tali, che pensano di portare un personale contributo all'arte fotografica mondiale. E magari ci crediamo...anche.  Beh, l'importante è crederci.....
dal mio sito: www.fotografarenellanatura.it